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News sulle comunità energetiche
16/05/2025 ENTRA IN VIGORE IL DECRETO MINISTERIALE CHE INTRODUCE IMPORTANTI NOVITA' RIGUARDO ALLE C.E.R.
La prima grande novità introdotta con il DM di modifica riguarda l'erogazione di contributi in conto capitale del PNRR per lo sviluppo delle comunità energetiche e delle configurazioni di autoconsumo collettivo. Il bonus, del valore del 40% dei costi ammissibili, il "confine" comunale si amplia ad una popolazione inferiore ai 50.000 abitanti. Per gli impianti ammessi a questo incentivo, il decreto prevede che il completamento dei lavori di realizzazione avvenga entro il 30 giugno 2026. E l'entrata in esercizio entro ventiquattro mesi dalla data di completamento dei lavori. In ogni caso non oltre il 31 dicembre 2027. Di conseguenza, viene introdotta la "Data di completamento dei lavori", intesa come la data di fine costruzione dell'impianto rinnovabile e delle opere "che il soggetto richiedente è tenuto a rendere disponibili sul punto di connessione, ove previste, così come indicato nella comunicazione di ultimazione dei lavori che il soggetto beneficiario trasmette al gestore di rete ai sensi di quanto previsto dal Testo Integrato delle Connessioni Attive (TICA)". Altra novità: l'anticipazione del contributo in conto capitale, che i beneficiari possono chiedere, passa dall'attuale 10% al 30%."In ogni caso – si legge nel DM Modifica CACER – le quote a saldo sono erogate al completamento dei lavori sulla base della presentazione della richiesta di rimborso finale da parte del beneficiario, comprensiva della documentazione a comprova della conclusione dei progetti agevolati. Nota positiva: le disposizioni introdotte dal nuovo provvedimento si applicano ai progetti presentati in data antecedente allo stesso DM.
ESEMPIO DI CONTENUTI DI UNO STATUTO DI UNA CER
TITOLO I: DENOMINAZIONE, SEDE , DURATA , OGGETTO.
Articolo 1 - Denominazione
È costituita una Comunità Energetica Rinnovabile (di seguito, "CER") in forma di ……………............................... (a titolo esemplificativo, Associazione/Fondazione di Partecipazione), denominata "…………….................................................……".
Articolo 2 - Sede
La CER ha sede legale nel Comune di …………………............................... in Via/Piazza……........…......................………
Articolo 3 - Durata
La durata della CER è a tempo indeterminato/è fissata in …… anni.
Articolo 4 - Scopo e oggetto
1. L'obiettivo principale della CER è quello di fornire benefici ambientali, economici o sociali a livello di comunità ai suoi membri/soci o alle aree locali in cui opera la comunità, promuovendo l'installazione di impianti a fonte rinnovabile e la riduzione o la compensazione dei costi energetici dei soci.
2. La CER è un ente non commerciale senza scopo di lucro e, pertanto, il suo patrimonio non potrà essere distribuito tra i soci, anche indirettamente, a meno che la destinazione sia imposta per legge.
3. Per raggiungere i propri obiettivi, la CER organizzerà la condivisione dell'energia elettrica rinnovabile immessa in rete dalle unità di produzione detenute che, ai sensi dell'art. 31 del d. lgs. n. 199/2021, risultano nella disponibilità e sotto il controllo della comunità in relazione all'energia elettrica immessa in rete.
A tal fine, la CER potrà:
richiedere l'accesso al contributo in conto capitale previsto dalla Missione 2, Componente 2, Investimento 1.2. del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) di cui al Titolo III del Decreto del Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica del 7/12/2023, n. 414;
richiedere l'accesso al servizio di autoconsumo diffuso di cui al Titolo II del Decreto del Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica 7 /12/ 2023, n. 414;
monitorare produzione e consumi dei propri membri/soci con finalità di verifica e rendicontazione;
accedere agli incentivi e ai rimborsi connessi alla condivisione dell'energia tra i membri/soci;
ripartire gli incentivi e i rimborsi connessi alla condivisione dell'energia tra i membri/soci al fine di ridurre o compensare i relativi costi energetici, ferma restando la destinazione dell'eventuale importo eccedentario della tariffa premio di cui al successivo comma 6;
(in alternativa)
destinare gli incentivi esclusivamente ad attività sociali e/o ambientali a livello di comunità o alle aree locali in cui opera.
Il soggetto delegato responsabile del riparto dell'energia elettrica condivisa, individuato ai sensi dell'art. 32, co.1 lett. c, del d. lgs. n. 199 del 2021, è ……………….....................................….. (a titolo esemplificativo, la CER; il Presidente del Consiglio di Indirizzo/Direttivo), fermo restando che il Consiglio di Indirizzo/Direttivo potrà nominare un nuovo responsabile.
I membri/soci della CER utilizzano la rete di distribuzione per condividere l'energia prodotta, anche ricorrendo ad impianti di stoccaggio, ferma restando la sussistenza del requisito di connessione alla medesima cabina primaria per l'accesso agli incentivi di cui all'art. 8 del d. lgs. 199 del 2021 e alle restituzioni di cui all'art. 32 co. 3 del richiamato decreto legislativo, secondo le modalità e alle condizioni ivi stabilite.
In caso di ripartizione tra i soci degli incentivi e dei rimborsi connessi alla condivisione dell'energia, l'eventuale importo della tariffa premio, eccedentario rispetto a quello determinato in applicazione del valore soglia dell'energia oggetto di incentivazione definito all'Allegato 1 del decreto 414/2023, sarà destinato ai soli consumatori membri/soci della CER diversi dalle imprese e/o utilizzato per finalità sociali aventi ricadute sui territori ove sono ubicati gli impianti per la condivisione.
Nel rispetto delle finalità di cui al punto 1 del presente articolo, la CER potrà (in via esemplificativa)
1)produrre altre forme di energia da fonti rinnovabili finalizzate all'utilizzo da parte dei membri;
2)promuovere interventi integrati di domotica, interventi di efficienza energetica;
3)offrire servizi di ricarica dei veicoli elettrici ai propri membri e assumere il ruolo di società di vendita al dettaglio e può offrire servizi ancillari e di flessibilità;
4)promuovere iniziative di contrasto alla povertà energetica;
5)avviare e stipulare protocolli d'intesa con le scuole del territorio volti a sensibilizzare gli studenti sulle modalità di utilizzo dell'energia per la riduzione della povertà energetica e sociale;
6)promuovere l'attività della CER, anche attraverso la gestione di eventi di pubblica diffusione dei risultati;
7)creazione di servizi sociali (ad esempio aiuto alle famiglie vulnerabili per la riduzione delle bollette);
8)finanziamento di progetti di riqualificazione energetica o ambientale nel territorio;
9)stipulare convenzioni con fornitori di device e tecnologie utili agli scopi della stessa CER
10)stipulare convenzioni con fornitori di servizi della rete elettrica al fine di favorire i soci della CER.
11) La CER potrà svolgere qualunque altra attività connessa e affine agli scopi sopra elencati, nonché compiere atti ed operazioni per il migliore conseguimento dell'oggetto sociale.
12) La CER è autonoma ed ha una partecipazione aperta e volontaria, sulla base di criteri oggettivi, trasparenti e non discriminatori.
TITOLO II
SOCI E PATRIMONIO
(le categorie di membri/soci possibili sono differenti a seconda della forma giuridica prescelta. Ad esempio, nel caso di Fondazioni di partecipazione, generalmente si individuano le seguenti tipologie di membri: promotori fondatori; partecipanti fondatori; partecipanti sostenitori – donatori. Nel caso di Associazioni potrebbero non riscontrarsi tipologie diverse di soci)
Articolo 5 - Membri/Soci
1. Possono essere membri/soci le persone fisiche, PMI, enti territoriali e autorità locali, ivi incluse le amministrazioni comunali, le associazioni con personalità giuridica di diritto privato, gli enti di ricerca e formazione, gli enti religiosi, quelli del terzo settore e di protezione ambientale, nonché le amministrazioni locali contenute nell'elenco delle amministrazioni pubbliche divulgato dall'Istituto Nazionale di Statistica ("ISTAT") secondo quanto previsto all'art. 1, co. 3, della Legge n. 196 del 2009.
2. I poteri di controllo fanno capo esclusivamente ai membri/soci che sono situati nel territorio degli stessi Comuni in cui sono ubicati gli impianti di produzione detenuti dalla comunità di energia rinnovabile per la condivisione di energia elettrica ai sensi dell'art. 31, co. 1, lett. b., del d. lgs. 199 del 2021.
3. Per quanto riguarda le imprese (PMI), la partecipazione alla CER non può costituire l'attività commerciale e industriale principale. A tal fine, è necessario che il codice ATECO prevalente dell'impresa sia diverso dai codici 35.11.00 e 35.14.00.
4. Sono membri/soci produttori i soggetti che hanno la titolarità o la disponibilità di uno o più impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili, connessi alla rete di distribuzione e che condividono le immissioni di energia all'interno della Comunità Energetica.
5. Sono membri/soci consumatori i soggetti che hanno la titolarità di un punto di prelievo di energia elettrica e condividono i propri consumi di energia elettrica all'interno della Comunità Energetica, ma che non dispongono, su tale punto di prelievo, di alcun impianto di produzione di energia elettrica alimentato da fonti energetiche rinnovabili.
6. Un membro/socio può avere sia la qualifica di consumatore, sia quella di produttore. Inoltre, possono essere membri/soci della CER anche soggetti non facenti parte della configurazione/i per la quale/i viene richiesto l'accesso al servizio per l'autoconsumo diffuso.
Articolo 6 - Patrimonio
Il Patrimonio della CER è costituito (in via esemplificativa):
dai beni, mobili e immobili, di proprietà della CER;
dalla quota di iscrizione ed eventuali quote annuali versate dai membri/soci;
dai versamenti liberamente effettuati dagli membri/soci, destinati a specifiche finalità istituzionali;
da ogni altra entrata derivante o connessa con le attività esercitate;
da eventuali contributi, donazioni e lasciti;
…….........................................................
TITOLO III
AMMISSIONE - DIRITTI E DOVERI - POTERI DI CONTROLLO - RECESSO E ESCLUSIONE
Articolo 7 - Ammissione
1. I soggetti che intendono aderire alla CER devono presentare domanda scritta all'organo amministrativo competente, illustrando brevemente le proprie attività dichiarando:
l'eventuale titolarità di un punto di prelievo di energia elettrica sotteso alla medesima Cabina Primaria denominata "………………..";
l'eventuale titolarità o la disponibilità di un impianto di produzione di energia elettrica alimentato da fonti rinnovabili;
la compatibilità dell'attività svolta con le finalità sociali;
di conferire mandato esclusivo per la richiesta di accesso alla valorizzazione e incentivazione dell'energia elettrica condivisa, conferendo la delega per il trattamento dei dati afferenti ai propri consumi di energia elettrica;
di condividere gli scopi sociali descritti al precedente Articolo 4
di accettare il presente Statuto, il Regolamento interno e le deliberazioni già assunte da parte degli organi sociali e a conformarsi a quant'altro prescritto dal presente Statuto.
2. L'ammissione di nuovi membri/soci sarà subordinata alla verifica della sussistenza in capo all'aspirante membro/socio dei requisiti previsti.
3. Si provvederà entro …… dal ricevimento della domanda a dare comunicazione al richiedente dell'espressione positiva o negativa rispetto alla domanda di ammissione, che dovrà essere sempre e comunque motivata.
4. La procedura di ammissione sarà gestita secondo le modalità espressamente indicate nel Regolamento interno.
Articolo 8 - Diritti e doveri dei membri/soci
1. Tutti i membri/soci hanno diritto a:
- ……
- ……
- …….
- mantenere i propri diritti come clienti finali, ai sensi della regolamentazione in materia di energia elettrica, compreso quello di scegliere il proprio venditore di energia elettrica;
- ricevere dalla CER i benefici relativi all'energia elettrica condivisa, ai sensi del Regolamento interno, al netto delle spese sostenute dalla CER;
- recedere in qualsiasi momento dalla CER, dandone comunicazione scritta secondo le modalità indicate nel Regolamento.
2. I membri/soci dovranno rispettare l'atto costitutivo, lo Statuto, il Regolamento interno e le deliberazioni adottate dagli organi sociali, la cui inosservanza può dar luogo nei casi più gravi all'esclusione del socio/membro secondo le modalità indicate nell'art. 9.
3. I membri/soci dovranno provvedere al pagamento del contributo annuale se deliberato.
4. I membri/soci si obbligano a conformare il proprio comportamento a principi di correttezza reciproca, in particolare con riferimento all'adozione delle scelte relative all'attività ordinaria e straordinaria della CER.
Articolo 9 - Sospensione ed esclusione
1. La mancata osservanza di anche una sola delle condizioni espressamente previste ai fini dell'ingresso nella CER nella qualità di membro/socio, nonché l'inadempimento di ogni altro obbligo nei confronti della CER, comporta la sospensione dall'esercizio dei diritti del membro/socio autore della violazione, fermo restando il potere di esclusione spettante alla CER, come regolato dal presente Statuto.
2. La sospensione è deliberata dall'organo amministrativo competente non appena sia accertata l'esistenza di una delle circostanze che la determinano.
3. L'organo amministrativo può chiedere al membro/socio i chiarimenti opportuni ai fini della delibera.
4. Nel termine previsto di ……......... il membro/socio dovrà dimostrare l'insussistenza della condizione considerata quale motivo di sospensione da parte dell'organo amministrativo. In ogni caso, entro il termine di …....… il membro/socio sospeso ha l'obbligo di rimuovere la condizione che ha determinato la sospensione, a meno che la suddetta circostanza costituisca una giusta causa che determini automaticamente l'esclusione.
5. Qualora sia trascorso il termine di ……..........…. senza che la condizione che ha determinato la sospensione sia stata rimossa, l'organo amministrativo avvierà la procedura di esclusione.
6. L'esclusione di un membro/socio si verifica laddove:
- ……
- ……
- ……
7. L'esclusione ha effetto decorsi ………. dalla data di comunicazione della delibera di esclusione. Detta comunicazione deve essere fatta a mezzo lettera raccomandata A/R o mediante PEC o altra modalità che assicuri l'avvenuta ricezione.
8. In caso di esclusione, non si procederà alla restituzione dei contributi eventualmente versati dal membro/socio escluso.
9. Per la liquidazione del membro/socio escluso valgono le norme dettate in materia di recesso, in quanto applicabili.
Articolo 10 - Recesso del socio/membro
Ciascun socio/membro, laddove non intenda continuare ad essere parte della CER, può, in ogni momento, esercitare il diritto di recesso dandone comunicazione scritta, all'organo amministrativo competente mediante lettera raccomandata o altra modalità che assicuri l'avvenuta ricezione secondo quanto indicato nel Regolamento. Nel Regolamento interno possono essere definiti, in caso di recesso anticipato, eventuali corrispettivi, equi e proporzionati, per la compartecipazione agli investimenti sostenuti.
Il recesso del socio/membro ha effetto dalla data indicata nella comunicazione inviata secondo le modalità previste nel Regolamento, può avvenire in qualsiasi momento ed è a titolo gratuito. Le quote associative non saranno rimborsate e non si procederà alla restituzione dei contributi eventualmente versati, salvo che la CER deliberi diversamente.
TITOLO IV
ORGANIZZAZIONE
Organi associativi/della Fondazione di Partecipazione
La struttura organizzativa necessaria della CER risulta costituita da (la struttura organizzativa dipende dalla forma giuridica prescelta):
A titolo meramente esemplificativo:
Articolo 11 - Presidente
Articolo 12 - Assemblea dei membri/soci o Assemblea di partecipazione
Articolo 13 - Consiglio di Indirizzo o Direttivo
Articolo 14 - Organo di controllo e/o Revisore (ove nominati)
TITOLO V
PATRIMONIO – BILANCIO DI ESERCIZIO E SCRITTURE CONTABILI
Articolo 15 – Bilanci ed esercizi
Il bilancio si chiude il 31 dicembre di ciascun anno.
Entro il …….. di ogni anno, il Consiglio di Indirizzo/Direttivo predispone il bilancio dell'esercizio precedente da sottoporre all'Assemblea per l'approvazione. Il bilancio deve essere approvato entro …… mesi dalla chiusura dell'esercizio precedente.
Articolo 16 - Distribuzione dei benefici
La CER non persegue finalità di lucro e, pertanto, non può distribuire utili sotto qualsiasi forma ai membri/soci.
Articolo 17 - Scioglimento e Liquidazione
La CER si scioglie per le cause previste dalla legge, e in particolare:
a) ….
b)…..
Articolo 18 - Controversie
Qualsiasi controversia, di qualsiasi natura, dovesse insorgere tra i membri/soci o tra costoro e la CER circa l'interpretazione o l'esecuzione del presente Statuto e del Regolamento sarà devoluta alla competenza del Tribunale di ……….......................................................…..
Articolo 19 - Rinvio
Per tutto quanto non è espressamente previsto nel presente Statuto si fa riferimento alle norme del Codice civile, alle leggi in materia tempo per tempo vigenti e ai regolamenti interni.
COME FUNZIONA se VOLESSI ADERIRE da PROSUMER ad una C.E.R. in un COMUNE < 50.000 abitanti ?
Di solito l'adesione come Prosumer "produttore e consumatore" ad una Comunità Energetica è gratuita a meno che venga deliberata dalla stessa CER la richiesta una quota di iscrizione/contributo annuale ma non è richiesto alcun impegno burocratico da parte degli aderenti.
L' associazione che gestisce la CER fornisce il protocollo di adesione alla stessa che stabilisce le regole.
L' associazione fornisce il progetto tecnico/economico per realizzare l'impianto fotovoltaico.
L'associazione prepara tutta la documentazione per accedere agli incentivi in conto capitale.
L' associazione si occupa di presentare la domanda per ottenere i fondi PNRR e, in caso di accettazione della domanda da parte del GSE (entro 60 giorni), il prosumer potrà procedere ad installare l'impianto fotovoltaico usufruendo dell'incentivo del 40% in conto capitale oltre 1/2 tariffa incentivante per 20 anni.
Dopo l'approvazione del GSE, si procede con l'installazione dell'impianto.
Per ottenere uno studio di fattibilità, sono necessari:
Indirizzo della casa o dell'impresa
Una bolletta della luce
Una foto del tetto della casa o dell'impresa ( per valutarne le dimensioni la pendenza e la struttura ).
COME CHIEDERE IL CONTRIBUTO del 40% ?: L' istanza di accesso al contributo previsto dalla Missione 2, componente 2 (M2C2), investimento 1.2, del PNRR Codice richiesta [inserire codice richiesta] La presente richiesta, corredata dalla copia del documento d'identità del sottoscrittore in corso di validità, dovrà essere inviata al Gestore dei Servizi Energetici – GSE S.p.A., secondo le indicazioni riportate nelle "Regole operative per l'accesso al servizio per l'autoconsumo diffuso e al contributo PNRR" (nel seguito Regole Operative) pubblicate sul sito internet del GSE. [da compilarsi nel caso di persona fisica,] Il/la sottoscritto/a [inserire Nome e Cognome] nato/a a [inserire comune di nascita (provincia)], il [inserire data di nascita], residente in [inserire l'indirizzo di residenza comprensivo di n. civico], comune di [inserire il comune di residenza (provincia)], CAP [inserire il CAP di residenza], codice fiscale [inserire il codice fiscale] [da compilarsi nel caso di ditta individuale,] Il/la sottoscritto/a [inserire Nome e Cognome] nato/a a [inserire comune di nascita (provincia)], il [inserire data di nascita], residente in [inserire l'indirizzo di residenza comprensivo di n. civico], comune di [inserire il comune di residenza (provincia)], CAP [inserire il CAP di residenza], titolare della ditta [inserire nome della ditta], codice fiscale [inserire il codice fiscale], P. IVA [inserire la Partita IVA], con sede in [inserire l'indirizzo della sede della ditta], comune di [inserire il comune in cui è la sede legale della ditta (provincia)], CAP [inserire il CAP della sede legale della ditta] [da compilarsi nel caso di studio professionale,] Lo studio professionale [inserire nome dello Studio professionale], con sede in [inserire l'indirizzo della sede dello studio], comune di [inserire il comune in cui è la sede legale dello studio (provincia)], CAP [inserire il CAP della sede legale dello studio], codice fiscale [inserire codice fiscale], P. IVA [inserire Partita IVA], rappresentato da [inserire nome e cognome del rappresentante legale], nato/a a [inserire comune di nascita (provincia)], il [inserire data di nascita] [da compilarsi nel caso di persona giuridica,] Il/la sottoscritto/a [inserire Nome e Cognome] nato/a a [inserire comune di nascita (provincia)], il [inserire data di nascita], del/della [inserire ragione sociale azienda], codice fiscale [inserire il codice fiscale], P. IVA [inserire la Partita IVA], con sede in [inserire l'indirizzo della società], comune di [inserire il comune in cui è la sede legale della società (provincia)], CAP [inserire il CAP della sede legale della società] DICHIARA ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. 28 dicembre 2000 n. 445, il rispetto delle condizioni e degli obblighi previsti dalla Deliberazione ARERA 727/2022/R/eel (nel seguito, Delibera) e dal Decreto del Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica del 7 dicembre 2023, n. 414 (nel seguito, Decreto) e conseguentemente: • di essere/rappresentare una comunità di energia rinnovabile, costituitasi a seguito dell'adeguamento/della redazione dello Statuto e/o atto costitutivo avvenuto/a in data …/…/……[data di creazione dell'associazione]; un condominio/proprietario di edificio in relazione al quale si è costituito un gruppo di autoconsumatori di energia rinnovabile che agiscono collettivamente, a seguito della sottoscrizione del contratto di diritto privato da parte del gruppo avvenuta in data …/…/……[data di creazione dell'associazione], afferente al condominio/edificio sito in comune (provincia), indirizzo, civico – CAP, al foglio X, particella Y; un cliente finale e/o un futuro produttore socio/membro della comunità di energia rinnovabile , C.F. < CF comunità>, costituitasi a seguito dell'adeguamento/della redazione dello Statuto e/o atto costitutivo avvenuto/a in data …/…/……[data di creazione dell'associazione];un cliente finale e/o un futuro produttore membro di un gruppo di autoconsumatori di energia rinnovabile che agiscono collettivamente, costituitosi a seguito della sottoscrizione del contratto di diritto privato da parte dei componenti gruppo avvenuta in data …/…/……[data di creazione dell'associazione] e afferente al condominio/ edificio sito in comune (provincia), indirizzo, civico – CAP, al foglio X, particella Y; • che non ricorrono le cause di esclusione di cui all'art. 3 comma 3 del Decreto: a) imprese in difficoltà secondo la definizione riportata nella Comunicazione della Commissione Orientamenti sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese non finanziarie in difficoltà, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea C 249 del 31 luglio 2014; b) soggetti per i quali ricorre una delle cause di esclusione di cui agli articoli da 94 a 98 del decreto legislativo 31 marzo 2023 n. 36; c) soggetti che siano assoggettati alle cause di divieto, decadenza o sospensione di cui all'articolo 67 del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159; d) imprese nei confronti delle quali pende un ordine di recupero per effetto di una precedente decisione della Commissione Europea che abbia dichiarato gli incentivi percepiti illegali e incompatibili con il mercato interno; Nel caso di CER. Nel caso di Gruppo di autoconsumatori. • che le informazioni relative all'impianto o potenziamento di impianto a progetto per il quale si richiede l'accesso al contributo PNRR sono indicate, assieme ai dati del rispettivo futuro produttore, nella tabella seguente: Nome e Cognome / ragione sociale produttore Codice Fiscale / P.IVA. produttore Tipologia di soggetto produttore Codice ATECO prevalente produttore Codice Impianto / Potenziamento a progetto assegnato dal GSE Codice POD Impianto / Potenziamento Impianto / Potenziamento esterno all'edificio /condominio e che tale impianto o potenziamento di impianto risulterà ; • che si è usufruito/si usufruirà, in relazione all'impianto o potenziamento di impianto a progetto per il quale si richiede l'accesso al contributo PNRR, di un contributo in conto capitale, diverso da quelli sostenuti da altri programmi e strumenti dell'Unione Europea, nella misura di ...............……€ (al netto di contributi erogati a copertura dei soli costi sostenuti per gli studi di pre fattibilità e le spese necessarie per attività preliminari allo sviluppo dei progetti, ivi incluse le spese necessarie alla costituzione delle configurazioni) e quindi di intensità non superiore al 40% (calcolata come rapporto tra il contributo ricevuto per kW e il costo di investimento di riferimento massimo espresso in €/kW, definito sulla base di quanto previsto all'Appendice E delle Regole Operative), e di essere consapevole che in tal caso il contributo PNRR richiedibile è al massimo pari alla differenza tra il 40% dei massimali di spesa in €/kW previsti all'Appendice E delle Regole Operative e i contributi in conto capitale per kW già ricevuti o assegnati; • nel caso in cui si rappresenti una pubblica amministrazione, di impegnarsi a non trasferire il contributo in conto capitale di cui al punto precedente all'interno di altri programmi e strumenti dell'Unione Europea; • di voler richiedere, per la realizzazione dell'impianto o potenziamento di impianto che sarà ubicato nel comune di con popolazione inferiore a 5.000 abitanti (facendo riferimento ai dati Istat sui Comuni, aggiornati alla data di invio della richiesta) e che verrà collegato al punto di connessione identificato dal codice POD , di potenza, al netto della c.d. "potenza d'obbligo", pari a kW, l'accesso al contributo PNRR, Missione 2, componente 2, investimento 1.2 "Promozione rinnovabili per le comunità energetiche e l'autoconsumo" di cui al Decreto, con una intensità del contributo pari al ……% della spesa ammissibile, sulla base delle voci e dei relativi importi di spesa riassunti nella tabella seguente, comprensivi dell'IVA in quanto questa costituisce, per il soggetto sottoscritto, un costo non recuperabile secondo la normativa nazionale di riferimento Solo nel caso di Gruppo di autoconsumatori. Voci di Spesa o....……...…......…. € o …...............…….. € o …..............…………. € Spesa preventivata o ………........….…. € o ……......…........ € o …….........….. € Contributo ammissibile o …...........….. € o …....…….……. € o ….….......….. € che in relazione all'impianto o potenziamento di impianto esistente per il quale si richiede l'accesso al contributo PNRR: o è stata ottenuta l'autorizzazione (se prevista) ed è stato accettato in via definitiva il preventivo di connessione, laddove previsto; o non è stato ancora dato l'avvio dei lavori; o è stato rispettato il principio di addizionalità del sostegno dell'Unione europea previsto dall'art.9 del Reg. (UE) 2021/241; o la realizzazione delle attività progettuali è coerente con i principi, ove applicabili, del Tagging climatico e digitale, della parità di genere (Gender Equality), della protezione e valorizzazione dei giovani e del superamento dei divari territoriali; o l'attuazione del progetto prevede il rispetto della normativa europea e nazionale applicabile, con particolare riferimento ai principi di parità di trattamento, non discriminazione, trasparenza, proporzionalità e pubblicità; o saranno adottate misure adeguate volte a rispettare il principio di sana gestione finanziaria secondo quanto disciplinato nel Regolamento finanziario (UE, Euratom) 2018/1046 e nell'art. 22 del Regolamento (UE) 2021/241, in particolare in materia di prevenzione dei conflitti di interessi, delle frodi, della corruzione e di recupero e restituzione dei fondi che sono stati indebitamente assegnati, nonché misure volte a garantire l'assenza del c.d. "doppio finanziamento" ai sensi dell'art. 9 del Regolamento (UE) 2021/241; o di disporre delle competenze, risorse e qualifiche professionali, sia tecniche che amministrative, necessarie per portare a termine il progetto e assicurare il raggiungimento di eventuali milestone e target associati; o di aver considerato e valutato tutte le condizioni che possono incidere sull'ottenimento e utilizzo del finanziamento a valere sulle risorse dell'Investimento 1.2 della Missione 2, componente 2 (M2C2) e di averne tenuto conto ai fini dell'elaborazione della proposta progettuale; o si assicura il rispetto dell'obbligo di indicazione del codice unico di progetto (CUP) e del codice identificativo di gara (CIG), ove pertinente, su tutti gli atti amministrativo/contabili inerenti al progetto ammesso a contributo; o saranno rispettati gli obblighi in materia di comunicazione e informazione previsti dall'articolo 34 del Regolamento (UE) 2021/241 indicando anche nella documentazione progettuale che il progetto è finanziato nell'ambito del PNRR, con una esplicita dichiarazione di finanziamento che reciti "finanziato dall'Unione europea – NextGenerationEU" e valorizzando l'emblema dell'Unione europea; o si è a conoscenza che l'Amministrazione centrale responsabile di intervento si riserva il diritto di procedere d'ufficio a verifiche, anche a campione, in ordine alla veridicità delle dichiarazioni rilasciate in sede di domanda di finanziamento e/o, comunque, nel corso della procedura, ai sensi e per gli effetti della normativa vigente; o si assicura la conservazione della documentazione progettuale in fascicoli cartacei o informatici ai fini della completa tracciabilità delle operazioni - nel rispetto di quanto previsto dal D.lgs. 82/2005 e ss.mm.ii. e all'art. 9 punto 4 del decreto legge 77 del 31 maggio 2021, convertito con legge 29 luglio 2021, n. 108 - che, nelle diverse fasi di controllo e verifica previste dal sistema di gestione e controllo del PNRR, verranno messi prontamente a disposizione su richiesta dell'Amministrazione centrale responsabile di intervento, del Servizio centrale per il PNRR, dell'Unità di Audit, della Commissione europea, dell'OLAF, della Corte dei Conti europea (ECA), della Procura europea (EPPO) e delle competenti Autorità giudiziarie nazionali; o non sussistono, per le informazioni a conoscenza alla data di sottoscrizione, casi di situazioni di conflitto di interessi di qualsiasi natura, anche potenziale, che possa rappresentare ed essere percepito come una minaccia all'imparzialità e indipendenza nel contesto della presente procedura; o il/ titolare/i effettivo/i del soggetto che richiede il contributo è/sono: ID Nominativo Codice fiscale 1 Luogo e data di nascita … o di essere il soggetto che sosterrà l'investimento per la realizzazione dell'impianto/potenziamento di impianto; o non si è percepito/non si chiederanno incentivi /agevolazioni fiscali/contributi in conto capitale/altre forme di sostegno, non cumulabili con il contributo PNRR: - incentivi in conto esercizio diversi dalla tariffa incentivante di cui alle Regole Operative; - - - - Superbonus (articolo 119, comma 7, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 e ss.mm.ii.); detrazioni fiscali con aliquote ordinarie (articolo 16-bis, comma 1, lettera h), del testo unico delle imposte sui redditi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917); altri contributi in conto capitale sostenuti da altri programmi e strumenti dell'Unione Europea; altre forme di sostegno pubbliche che costituiscono un regime di aiuto di Stato diverso dal conto capitale; • che l'impianto o potenziamento di impianto per il quale si richiede l'accesso al contributo PNRR sarà alimentato da fonti rinnovabili e possiederà i requisiti stabiliti dal Decreto e precisati nelle Regole Operative, in particolare: ➢ l'impianto identificato dal codice [inserire il codice identificato "fittizio" dell'impianto], sarà di tipo [inserire la tipologia di impianto], sarà ubicato in [inserire il comune di ubicazione dell'impianto (provincia)], [inserire l'indirizzo dell'impianto (comprensivo di n. civico)], al foglio [inserire il foglio catastale] particella [inserire la particella], sarà collegato al punto di connessione identificato dal codice POD [inserire il codice POD dell'impianto], sistemi di pompaggio44, non sarà ibrido45, secondo quanto definito nelle Regole Operative, avrà una potenza pari a [inserire la potenza impianto ai sensi della Delibera 727/2022/R/eel] kW, sarà installato su 46, sarà realizzato a seguito di intervento di e non sarà finalizzato a progetti relativi all'idrogeno che comporteranno emissioni di gas a effetto serra superiori a 3 tCO2eq/t H2, beneficerà delle detrazioni al 110% di cui all'articolo 119 della legge 17 luglio 2020, n. 77, di conversione con modifiche del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 (c.d. decreto Rilancio), sarà realizzato in osservanza dell'obbligo di integrazione delle fonti rinnovabili negli edifici di nuova costruzione ai sensi dell'art. 26 del D.Lgs. 199/2021, per una potenza pari a [inserire il valore della potenza d'obbligo dell'impianto] kW, è stato autorizzato tramite e in virtù dei seguenti titoli: [inserire la tipologia di titolo autorizzativo] rilasciato da [inserire l'ente che ha rilasciato il titolo autorizzativo] in data [inserire la data di rilascio del titolo autorizzativo], concessione di derivazione d'acqua a scopo idroelettrico (titolo concessorio) [inserire la tipologia di titolo concessorio] rilasciata da [inserire l'ente che ha rilasciato il titolo concessorio] in data [inserire la data di rilascio del titolo concessorio]47, sarà progettato, realizzato ed esercito nel rispetto dei criteri e degli obblighi derivanti dal principio, di cui all'art. 2 del Regolamento (UE) 2021/241, "non arrecare un danno significativo" (anche "Do No Significant Harm" o DNSH) agli obiettivi ambientali definiti ai sensi dell'articolo 17 del Regolamento (UE) 2020/852, in linea con quanto indicato nell'ambito della "check list DNSH" allegata alla presente dichiarazione resa ai sensi del D.P.R. 445/2000 di cui costituisce parte integrante e sostanziale; • che per l'impianto o potenziamento di impianto per il quale si richiede l'accesso al contributo PNRR, indicato nella tabella seguente, assieme ai dati caratteristici dei rispettivi prodotti/sottoprodotti utilizzati come combustibili48, Codice Impiant o / Potenzi amento Tipologia biomassa di cui Fonte combustibile Tipologia combustibile Categoria prodotto/ sottoprodotto Tipologia prodotto/ sottoprodotto all'Allega to VII, parte A1, del d.lgs. 199/2021 Prodotto/ sottoprodotto deriva dal ciclo produttivo Percentuale di utilizzo del prodotto /sottoprodotto Distanza di trasporto dell'azienda agricola che realizzerà l'impianto o il potenziamento saranno rispettati i requisiti previsti per gli impianti alimentati a biogas/biomassa di cui alle Regole Operative; 44 Nel caso di impianto di tipo Idroelettrico. 45 Nel caso di impianto di tipo Termoelettrico. 46 Nel caso di impianto fotovoltaico. 47 Nel caso di impianto di tipo Idroelettrico. 48Nel caso di impianto di tipo Termoelettrico. 87 • di essere consapevole che, laddove richiesto, è tenuto a fornire al GSE tutti gli elementi richiesti ai fini dello svolgimento delle attività di valutazione e monitoraggio di cui all'art. 13 del Decreto; • che il punto di connessione dell'impianto o potenziamento di impianto per il quale si richiede l'accesso al contributo PNRR è/sarà sotteso alla medesima cabina primaria di riferimento della configurazione di di cui l'impianto o potenziamento di impianto farà parte; • che lo Statuto/atto costitutivo della comunità di energia rinnovabile prevede che49: o l'oggetto sociale prevalente della comunità è quello di fornire benefici ambientali, economici o sociali a livello di comunità ai propri membri o soci o alle aree locali in cui opera, e non quello di ottenere profitti finanziari; o i membri o soci che esercitano poteri di controllo possono essere solo persone fisiche, piccole o medie imprese, associazioni con personalità giuridica di diritto privato, enti territoriali o autorità locali, ivi incluse, ai sensi dell'art. 31, comma 1 lettera b) del D.Lgs. 199/21, le amministrazioni comunali, gli enti di ricerca e formazione, gli enti religiosi, del terzo settore e di protezione ambientale nonché le amministrazioni locali contenute nell'elenco delle amministrazioni pubbliche divulgato dall'Istituto Nazionale di Statistica (di seguito anche: ISTAT) secondo quanto previsto all'articolo 1, comma 3, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, situati nel territorio degli stessi Comuni in cui sono ubicati gli impianti di produzione detenuti dalla comunità di energia rinnovabile; o la comunità è autonoma e ha una partecipazione aperta e volontaria (a condizione che le imprese siano PMI e che la partecipazione alla comunità di energia rinnovabile non costituisca l'attività commerciale e/o industriale principale); o la partecipazione dei membri o dei soci alla comunità prevede il mantenimento dei diritti di cliente finale, compreso quello di scegliere il proprio venditore e che per essi sia possibile in ogni momento uscire dalla configurazione fermi restando, in caso di recesso anticipato, eventuali corrispettivi, equi e proporzionati, concordati per la compartecipazione agli investimenti sostenuti; o è stato individuato un soggetto delegato responsabile del riparto dell'energia elettrica condivisa; o l'eventuale importo della tariffa premio eccedentario, rispetto a quello determinato in applicazione del valore soglia di energia condivisa espresso in percentuale di cui all'Allegato 1 del Decreto, sarà destinato ai soli consumatori diversi dalle imprese e\o utilizzato per finalità sociali aventi ricadute sui territori ove sono ubicati gli impianti per la condivisione; • che i clienti finali e produttori facenti parte della configurazione a cui apparterrà anche l'impianto o potenziamento di impianto per il quale si richiede l'accesso al contributo PNRR, hanno regolato i lori rapporti tramite un contratto in cui è previsto il mantenimento dei loro diritti di cliente finale, compreso quello di scegliere il proprio venditore, che individua univocamente un soggetto delegato responsabile del riparto dell'energia elettrica condivisa e che prevede la facoltà di recedere in ogni momento e uscire dalla configurazione anche ottenendo, se concordato, la corresponsione di compensi equi e 49 Nel caso di CER. proporzionati per la compartecipazione agli investimenti sostenuti e che l'eventuale importo della tariffa premio eccedentario, rispetto a quello determinato in applicazione del valore soglia di energia condivisa espresso in percentuale di cui all'Allegato 1 del Decreto, sarà destinato ai soli consumatori diversi dalle imprese e\o utilizzato per finalità sociali aventi ricadute sui territori ove sono ubicati gli impianti per la condivisione;50 • di appartenere alla seguente tipologia di soggetto: , avente codice ATECO prevalente ; • che l'indirizzo PEC al quale il GSE invierà ogni futura comunicazione inerente alla presente richiesta, con valore di notifica ad ogni utile effetto di legge, è: ; • che l'indirizzo al quale il GSE invierà ogni futura comunicazione inerente alla presente richiesta, con valore di notifica ad ogni utile effetto di legge, è: , , , ; • di essere pienamente consapevole delle responsabilità civili e penali derivanti dalla sottoscrizione della presente dichiarazione e di aver accertato personalmente la sussistenza di tutti i requisiti necessari previsti dal Decreto, dalla Delibera e dalle Regole Operative, della cui mancanza o non corrispondenza alla realtà, sarà chiamato a rispondere; RICHIEDE l'accesso al contributo PNRR e, a tal fine, allega: • copia di un documento di riconoscimento in corso di validità del sottoscrittore; • copia della procura conferita al procuratore (nel solo caso in cui il sottoscrittore rivesta il ruolo di procuratore); • copia delle dichiarazioni dei titolari effettivi; • dichiarazione dell'eventuale esposizione politica (nel solo caso in cui il beneficiario sia una persona fisica); • preventivo di connessione rilasciato dal Gestore di Rete e documentazione attestante l'avvenuto invio della dichiarazione di accettazione al Gestore di Rete (nel solo caso di impianto di produzione/potenziamento per cui non viene presentata al Gestore di Rete una richiesta di connessione in iter semplificato – c.d. Modello Unico); • atto costitutivo e/o statuto della comunità di energia rinnovabile, con evidenziati i passaggi da cui sia possibile riscontrare che: o l'oggetto sociale prevalente della comunità è quello di fornire benefici ambientali, economici o sociali a livello di comunità ai propri membri o soci o alle aree locali in cui opera, e non quello di ottenere profitti finanziari; o i membri o soci che esercitano poteri di controllo possono essere solo persone fisiche, piccole e medie imprese (PMI), associazioni con personalità giuridica di diritto privato, enti territoriali o autorità locali, ivi incluse, ai sensi dell'art. 31, comma 1 lettera b) del D.Lgs. 199/21, le amministrazioni comunali, gli enti di ricerca e formazione, gli enti religiosi, del terzo settore e di protezione ambientale nonché le amministrazioni locali contenute nell'elenco delle 50 Nel caso di Gruppo di autoconsumatori. amministrazioni pubbliche divulgato dall'Istituto Nazionale di Statistica (di seguito anche: ISTAT) secondo quanto previsto all'articolo 1, comma 3, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, situati nel territorio degli stessi Comuni in cui sono ubicati gli impianti di produzione detenuti dalla comunità di energia rinnovabile; o la comunità è autonoma e ha una partecipazione aperta e volontaria (a condizione che, le imprese siano PMI e che la partecipazione alla comunità di energia rinnovabile non costituisca l'attività commerciale e/o industriale principale); o la partecipazione dei membri o dei soci alla comunità prevede il mantenimento dei diritti di cliente finale, compreso quello di scegliere il proprio venditore e che per essi sia possibile in ogni momento uscire dalla configurazione fermi restando, in caso di recesso anticipato, eventuali corrispettivi, equi e proporzionati, concordati per la compartecipazione agli investimenti sostenuti; o è stato individuato un soggetto delegato responsabile del riparto dell'energia elettrica condivisa; o l'eventuale importo della tariffa premio eccedentario, rispetto a quello determinato in applicazione del valore soglia di energia condivisa espresso in percentuale di cui all'Allegato 1 del Decreto, sarà destinato ai soli consumatori diversi dalle imprese e\o utilizzato per finalità sociali aventi ricadute sui territori ove sono ubicati gli impianti per la condivisione; • schema elettrico unifilare con indicazione degli eventuali accumuli, del posizionamento dei contatori e della potenza dell'impianto, firmato e timbrato dal tecnico abilitato; • provvedimento di concessione del/dei contributo/i in conto capitale diversi da quelli sostenuti da altri programmi e strumenti dell'Unione Europea (nel solo caso in cui si è usufruito/si usufruirà di altri contributi in conto capitale diversi da quelli sostenuti da altri programmi e strumenti dell'Unione Europea); • relazione tecnica sui sistemi di pompaggio (nel solo caso di impianto di produzione/potenziamento di tipo idroelettrico che presenta sistemi di pompaggio); • check list DNSH; • titolo autorizzativo per la costruzione e l'esercizio dell'impianto/potenziamento con annesso progetto autorizzato (nel solo caso di impianto di produzione/potenziamento di tipo termoelettrico); • relazione tecnica (nel solo caso di impianto di produzione/potenziamento di tipo termoelettrico); • schema di impianto (P&I) (nel solo caso di impianto di produzione/potenziamento di tipo termoelettrico); È CONSAPEVOLE • che l'invio della presente richiesta comporta il riconoscimento al GSE di un corrispettivo a copertura dei costi sostenuti secondo modalità definite e rese pubbliche dal Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica; • di essere tenuto a consentire l'accesso all'impianto di produzione/potenziamento di cui alla presente richiesta, informandone preventivamente il relativo produttore, qualora il GSE dovesse richiederlo ai fini dell'espletamento delle attività di verifica e controllo previste; • che il Gestore dei Servizi Energetici – GSE S.p.A., in qualità di Titolare del trattamento, provvederà per finalità connesse e funzionali alla corretta gestione contrattuale, amministrativa e della corrispondenza, nonché all' adempimento degli obblighi di legge, contabili e fiscali, al trattamento dei dati propri e del mandante, secondo l'informativa sulla protezione dei dati personali di cui all'art. 13 del Regolamento (UE) 2016/679 (GDPR) di seguito riportata, interamente letta e accettata. In fede luogo e data …………………………………… [inserire Nome e Cognome del Soggetto Richiedente] Firma…………............................
l' Home Energy Management System fa bene al Pianeta in quanto la future energy home individua le buone pratiche di gestione dell'energia domestica e raccomanda quindi l' autoproduzione energetica e la diffusione di tecnologie come i pannelli fotovoltaici sulle abitazioni e il dotarsi di stazioni di ricarica per veicoli elettrici.
Un sistema di gestione dell'energia, infatti, non solo contribuisce a monitorare i propri consumi e l'efficienza degli impianti installati, ma permette anche ai proprietari di avere un controllo avanzato e personalizzato sull'utilizzo delle risorse energetiche di cui si dispone. Dalla gestione intelligente dei carichi alla possibilità di massimizzare l'autoconsumo dell'energia prodotta, gli HEMS rappresentano la soluzione per chi desidera ottimizzare i costi energetici e ridurre l'impatto ambientale.
Esploriamo subito, allora, come funzionano questi dispositivi, i principali vantaggi per gli utenti domestici e il ruolo di soluzioni avanzate utili nel trasformare il modo in cui le nostre case consumano e gestiscono l'energia.
Cosa sono i sistemi di gestione dell'energia domestica (HEMS)?
Un Home Energy Management System, conosciuto anche come sistema di gestione dell'energia domestica, è una soluzione tecnologica appositamente concepita per ottimizzare il consumo energetico nelle abitazioni.
In una società sempre più orientata alla sostenibilità, gli HEMS svolgono un ruolo fondamentale nella gestione dell'energia generata e consumata nelle case, collegando tra loro diverse fonti, come i pannelli fotovoltaici, le batterie di accumulo e i principali dispositivi elettronici.
L'HEMS costituisce il vero e proprio "cervello" del sistema energetico domestico, poiché è in grado di analizzare in tempo reale la produzione e il consumo, per poi distribuire l'energia in modo efficiente.
Vantaggi di un sistema HEMS per la tua casa
L'adozione di un sistema di gestione dell'energia domestica offre numerosi vantaggi per le abitazioni dotate di fonti di energia rinnovabile, come i pannelli fotovoltaici. Grazie alla capacità di monitorare e ottimizzare il consumo energetico, gli HEMS permettono di sfruttare al massimo l' energia prodotta riducendo la dipendenza dalla rete elettrica tradizionale e abbattendo i costi. Il beneficio principe è l' aumento dell'autoconsumo, a seguire il miglioramento del comfort domestico e un controllo avanzato delle proprie risorse energetiche.
Aumento dell'autoconsumo fotovoltaico.
Uno dei vantaggi più significativi di un HEMS è la possibilità di massimizzare l'autoconsumo dell'energia prodotta dai pannelli solari. Il sistema monitora la produzione fotovoltaica e i consumi domestici, accumulando l'energia in eccesso nelle batterie per poi utilizzarla quando necessario, come nelle ore serali. Grazie a questa ottimizzazione, gli HEMS riducono il surplus di energia immessa nella rete e consentono di disporre di una maggiore autosufficienza energetica.
Comfort e controllo avanzato
Un altro importante beneficio offerto dagli HEMS è il miglioramento del comfort abitativo . Chi dispone di un propria energia autoprodotta è più propenso a dotarsi di mezzi che consentono un maggior confort domestico ( ad esempio le nuovissime pompe di calore che alimentano un sistema idronico che produce caldo, freddo ed acqua calda sanitaria dando all ' utente il massimo del confort abitativo) questo grazie all' ottimizzazione della gestione energetica. Grazie ad un'interfaccia intuitiva, questi sistemi permettono di monitorare in tempo reale i flussi di energia impostarli in base alle abitudini ed ai suoi fabbisogni di consumo. Per esempio, è possibile regolare automaticamente il funzionamento di elettrodomestici come lavatrici, condizionatori o sistemi di riscaldamento per sfruttare al massimo l'energia solare disponibile.
Monitoraggio e controlli intuitivi
In questo modo, gli HEMS rendono la casa più efficiente e consentono una gestione energetica avanzata tramite una piattaforma software che facilita il monitoraggio dell'energia con una gestione intuitiva tramite smartphone o tablet in modo che l'utente abbia il controllo completo sul sistema energetico domestico, altresì ci consente anche di personalizzare l'autoconsumo e ridurre i costi energetici.
Integrazione dell'HEMS con altre tecnologie smart home.
Il sistema HEMS si collega in modo fluido con tecnologie per la smart home, è possibile gestire le ricariche dei veicoli elettrici, riscaldamento e altre tecnologie connesse per ottimizzare i consumi e massimizzare il comfort domestico. l' HEMS funge quindi da punto centrale per la gestione di questi dispositivi, permettendo una coordinazione ottimale dei carichi energetici a migliorando l'efficienza complessiva del sistema.
Domotica e gestione del comfort.
Il sistema HEMS si adatta perfettamente ai dispositivi domotici, garantendo che il comfort della casa vada di pari passo con l'efficienza energetica, gli utenti possono gestire in modo centralizzato il riscaldamento le pompe di calore la ricarica di veicoli elettrici e altri carichi energetici, ottimizzando l'uso dell'energia in base alle condizioni della giornata o alle esigenze del momento.
Scenari personalizzati per massimizzare efficienza e comfort
I sistemi HEMS, come abbiamo compreso, offrono la possibilità di creare scenari personalizzati all'interno delle mura domestiche, al fine di adattare il consumo energetico alle abitudini e alle esigenze specifiche di ogni famiglia. Grazie a questi dispositivi, i proprietari possono facilmente programmare una serie di operazioni automatiche, che migliorano sia l'efficienza energetica sia il comfort abitativo. Attivare elettrodomestici in orari di massima produzione o accumulare energia per le ore serali, ad esempio, ottimizza i flussi energetici, senza richiedere interventi manuali continui. Tale livello di flessibilità consente di avere un sistema energetico non solo più efficiente, ma anche più sostenibile, in grado di contribuire concretamente alla riduzione dell'impatto ambientale. Ciò che è certo, in ogni caso, è che i moderni sistemi di gestione dell'energia domestica costituiscono una soluzione all'avanguardia per chi desidera coniugare massimo risparmio e sostenibilità, senza mai sacrificare il comfort. Con l'evoluzione delle tecnologie energetiche e della domotica, gli HEMS si stanno trasformando in strumenti sempre più autonomi e intelligenti, in grado di prevedere i consumi e adattarsi alle variabili energetiche quotidiane. Il futuro dell'energia domestica vedrà questi sistemi integrarsi sempre più nelle abitazioni, supportando non solo l'efficienza, ma anche una transizione energetica a lungo termine.
PARLIAMO DI FOTOVOLTAICO

Perché è il momento di dotarsi di un sistema di Uptake Sun Energy
L' installazione di un impianto fotovoltaico è il primo passo per stimolare gli individui alla consapevolezza dei vantaggi che si ottengono dotandosi del metodo più efficiente di produzione di energia rinnovabile cioè stimola l' attenzione delle persone verso la sostenibilità ambientale il risparmio energetico e alla possibilità di vivere in modo più confortevole . In particolare, il fotovoltaico residenziale è uno dei pilastri della green economy nell'ambito dell' elettrificazione, la buona pratica è quella di promuovere e sostenere l' adozione del fotovoltaico per le abitazioni private, perché è una grande opportunità green che coincide con la liberalizzazione del mercato energetico domestico .Se al mercato piace sempre più il fotovoltaico, bisogna che le maestranze continuino a favorire anche le installazioni, ma questo è avvenuto soprattutto grazie ad un drastico abbassamento dei costi e la maggiore efficienza dei device, il tutto accompagnato dalla politica da parte dei maggiori provaider di energia elettrica di far pagare in bolletta le rate del fotovoltaico, incentivando gli utenti a dotarsi di questa efficace soluzione di energia rinnovabile.
Oltre alla salvaguardia ambientale ottieni un importante vantaggio economico
DATI IMPIANTO FOTOVOLTAICO
ad Esempio Il Tuo impianto si trova nel: centro Italia L'impianto è esposto Sud est Con inclinazione: circa 25°
RISULTATI rendimento economico di un IMPIANTO FOTOVOLTAICO per una famiglia tipo 3/5 persone :
Consumo di energia ipotizzato:4000 kWh/anno. Impianto suggerito non è mai sottodimensionato ai consumiEnergia attualmente consumata e prelevata dalla rete
calcolo produzione fotovoltaico* annua: (1334 kWh/anno x 4.5 kWp) 6.003 kWh/anno +/-5% ripartita come segue:
Energia fotovoltaica autoconsumata: 100% produzione 4.000 kWh/anno (100 %di autoconsumo ipotizzato)
Energia restituita dalla rete: (Produzione - Autoconsumo) 2.003 kWh/anno (= 6.003 – 4.000) (I prelievi coincidono con le immissioni solo se il fabbisogno coincide con la produzione)Tipo di Contratto con il GSE Scambio sul Posto
STIMA VANTAGGIO ECONOMICO IMPIANTO FOTOVOLTAICO
Tipo impianto: su edificio
Tariffa ipotizzata sulla energia immessa in rete 0.12 € a kWh immesso in rete.
Tariffa ipotizzata sulla energia autoconsumata:0.22 € a kWh auto consumato in sito FV .
1. Ricavo energia immessa:
Scambio sul Posto 240,36 Euro/anno 2.003 x 0.12 (energia immessa)
2. Risparmio di Energia :880,00 Euro/anno 4.000 x 0.22 (energia auto consumata) Valore Energia risparmiata
3. Detrazione Irpef 50% (Costo impianto stimato 9.000 ): 450,00 Euro/anno (50% di € 9 .000 diviso 10 rate/annue)
Stima Vantaggio economico annuo 1.570,36 Euro cioè Ammortamento +Energia immessa + Risparmio in bolletta
Costo Vivo Installazione Impianto all incirca € 9.000 Tempi di rientro dell ' investimento anni 5,4
Rendimento netto dopo 10 anni di esercizio pari a € 15.570 – 9.000 = 6.570
NB: investendo 9.000€ in Buono Fruttifero sottoscritto il 01/05/2025 durata 10 anni a scadenza rimborsa € 10.149 - 9.000 = 1.149

Come dotarsi e modalità di allaccio alla rete di un Impianto Fotovoltaico
L'installazione di un impianto fotovoltaico consente ai proprietari di abitazioni e aziende di generare energia elettrica da solare, ma per poter beneficiare di questa fonte di energia, è necessario conoscere il processo di allaccio alla rete elettrica nazionale che è obbligatorio in tutte quelle aree servite da detta rete nazionale. Attraverso l'allaccio alla rete elettrica , l'energia prodotta dall'impianto fotovoltaico può essere immessa nella rete stessa, generando un flusso bidirezionale di energia. Ciò consente di ridurre l'acquisto di energia elettrica tradizionale dalla rete nazionale, contribuendo a una significativa riduzione delle bollette energetiche. Inoltre, grazie alla modalità di scambio sul posto o al ritiro dedicato è possibile compensare l'energia prodotta in eccesso e non consumata immediatamente con l'energia prelevata dalla rete quando necessario. Questo meccanismo di compensazione permette di ottenere un credito energetico che può essere utilizzato per scontare le bollette future, aumentando ulteriormente il risparmio complessivo. Oltre al vantaggio economico, l'allaccio di un impianto fotovoltaico contribuisce anche alla sostenibilità ambientale, poiché favorisce l'utilizzo di energia rinnovabile e la riduzione delle emissioni di gas serra.
Iter connessione del FV alla rete elettrica La normativa Italiana prevede la connessione dell'impianto solare alla rete elettrica nazionale. Il processo di allaccio, richiede alcuni passaggi fondamentali. Innanzitutto, è necessario verificare se si hanno i requisiti o ottenere l'autorizzazione o la concessione per l'installazione del sistema fotovoltaico. Successivamente, l'impianto viene collegato a un inverter, che trasforma l'energia solare in energia elettrica a corrente alternata. Infine, l'energia elettrica prodotta viene immessa nella rete elettrica attraverso un punto di connessione specifico. L'allacciamento alla rete elettrica nazionale, quindi, è un passaggio necessario per l'installazione di un impianto fotovoltaico e vanno seguite una serie di procedure per garantire il funzionamento e il corretto conteggio dell'energia elettrica prelevata e immessa. Una delle prime considerazioni da fare riguarda il contatore bidirezionale. Questo dispositivo svolge un ruolo cruciale poiché permette di misurare sia l'energia elettrica prelevata dalla rete nazionale che quella immessa nella rete come surplus di produzione del sistema fotovoltaico. Senza un contatore bidirezionale, l'energia immessa nella rete potrebbe essere erroneamente conteggiata come un costo, aumentando le bollette in modo sproporzionato. Pertanto, è di vitale importanza assicurarsi di avere un contatore adatto all'allaccio fotovoltaico. Nel caso degli impianti domestici in Italia, spesso i contatori elettronici già presenti possono essere adattati per il fotovoltaico. In questo caso, il gestore effettuerà le modifiche necessarie a distanza. Tuttavia, se si utilizzano ancora contatori analogici, sarà indispensabile sostituirli con contatori elettronici appositamente progettati per l'integrazione dei pannelli solari. Una volta completata questa modifica, sarà finalmente possibile procedere all'allaccio del sistema fotovoltaico al gestore della rete elettrica usufruire degli incentivi offerti dallo scambio sul posto con il GSE (Gestore dei Servizi Energetici). Durante il processo di allaccio alla rete, possono sorgere alcune problematiche che richiedono attenzione. Una è che potrebbero essere necessari adeguamenti o potenziamenti dell'infrastruttura esistente per garantire un corretto allaccio del sistema fotovoltaico
Pratiche amministrative e autorizzazioni
Durante la fase di sopralluogo e di installazione dell'impianto fotovoltaico, l'azienda incaricata dovrà verificare se è necessario ottenere specifiche autorizzazioni per l'installazione stessa. Gli impianti fotovoltaici domestici con una potenza fino a 20 kWh rientrano generalmente tra gli interventi di edilizia libera e non richiedono autorizzazioni particolari, a meno che l'abitazione non si trovi in zone soggette a vincoli paesaggistici. Anche in questi casi, l'introduzione dell'Autorizzazione Paesaggistica Semplificata ha semplificato le procedure, ma potrebbero comunque essere richiesti tempi aggiuntivi per l'installazione e l'attivazione dell'impianto. Nella maggior parte dei casi, è sufficiente posizionare i pannelli solari fotovoltaici sul tetto in modo conforme o con un colore specifico. In altri casi, potrebbe essere necessario ottenere autorizzazioni da parte del comune, della provincia, della regione o della soprintendenza. Alcuni installatori qualificati nel settore del fotovoltaico, come i Multiuser, offrono anche un servizio di assistenza pratiche, occupandosi di tutte le eventuali procedure oltre che dell'installazione e dell'allaccio degli impianti fotovoltaici. Una volta ottenute le autorizzazioni necessarie, sarà possibile procedere con l'installazione dell'impianto fotovoltaico. Allaccio dell'impianto fotovoltaico: a chi rivolgersi ? L'allaccio del fotovoltaico alla rete nazionale è un passaggio obbligatorio, senza il quale è impossibile procedere con l'attivazione dell'impianto. È importante valutare i requisiti specifici e seguire la procedura adeguata per garantire una corretta connessione alla rete elettrica, scegliendo tra iter semplificato o ordinario, informandosi sulle autorizzazioni e pratiche necessarie. Durante le procedure di allaccio, inoltre, è fondamentale affrontare eventuali problematiche tecniche, risolvendole nel rispetto delle normative vigenti. Consultare professionisti esperti nel settore fotovoltaico e informarsi sulle opportunità locali può aiutare a rendere il processo di allaccio al fotovoltaico + agevole e conveniente, contribuendo alla transizione verso un futuro energetico sostenibile.
Costi e tempi per allaccio dell'impianto FV Per quanto riguarda i costi, questi possono essere influenzati da diversi fattori, tra cui le dimensioni del sistema fotovoltaico, l'infrastruttura esistente e le eventuali opere di adeguamento necessarie. Il costo e le tempistiche per l'allacciamento fotovoltaico con il gestore della rete elettrica cambiano, inoltre, in base alla località, alla complessità dell'installazione e alla disponibilità di risorse da parte del gestore. Nello specifico, esistono due percorsi distinti per l'allaccio fotovoltaico: un iter semplificato e un iter ordinario. Vediamo insieme le procedure e i costi associati a ciascun approccio.
Iter semplificato
L'iter semplificato offre una via rapida e agevolata per l'allaccio. Tuttavia, affinché si possa usufruire di questa procedura, è necessario soddisfare alcuni requisiti specifici: L'utenza esistente deve già essere attiva in bassa tensione e l'impianto fotovoltaico dovrà essere collegato a un contatore preesistente La potenza dell'impianto fotovoltaico deve essere inferiore o uguale a quella disponibile per l'utenza esistente. la potenza nominale massima dell'impianto fotovoltaico deve essere minore di 20 kWp. Deve essere presentata una richiesta di scambio sul posto al GSE. Non deve essere presente un altro impianto di produzione di energia elettrica collegato allo stesso contatore, L'area in cui si trova l'abitazione non deve essere soggetta a vincoli di alcun tipo. ATTENZIONE: è importante notare che per gli impianti fotovoltaici che hanno beneficiato del Superbonus 110 non è possibile usufruire dello scambio sul posto. Ecco in cosa consiste l'iter semplificato: Prima o dopo l'installazione dell'impianto, si presenta una richiesta di connessione al distributore di rete .Il distributore ha un periodo di 20 giorni lavorativi (o 30 giorni effettivi) per inviare la comunicazione al Comune e richiedere al GSE di sbloccare il portale per l'inserimento manuale dei dati dell'impianto (RdE – Regolamento di Esercizio). L'installatore non può procedere con l'RdE fino a quando questa fase non viene completata. L'installatore inserisce i dati dell'impianto nel portale e il distributore ha 20 giorni lavorativi (come indicato sopra) per convalidare l'RdE fornendo l'autorizzazione per l'allaccio dell' impianto. Una volta convalidato l'RdE, il distributore dispone di 14 giorni per stabilire una data per l'allaccio (entro i successivi 10 giorni). È importante tenere presente che il Comune potrebbe imporre dei blocchi o richiedere ulteriori documenti al distributore, il che può comportare un'estensione dei tempi di attesa. Tali richieste devono essere soddisfatte entro 5 giorni da ciascuna fase.Parlando di costi, invece, l'allaccio alla rete tramite l'iter semplificato solitamente comporta un costo di 100€ + IVA (pari a 122€). Nel caso in cui sia necessaria un'approvazione paesaggistica, il costo potrebbe aumentare fino a 500-2000€, con l'applicazione dell'iter ordinario.
Iter ordinario
Passando all'iter ordinario, ci sono procedure e costi diversi da considerare. Questo percorso deve essere seguito quando non è possibile utilizzare l'iter semplificato. La richiesta di allaccio fotovoltaico alla rete elettrica nazionale deve essere presentata al distributore utilizzando il modello standard fornito dal gestore stesso. Prima di inviare la domanda, è necessario ottenere tutte le autorizzazioni necessarie per l'installazione dell'impianto fotovoltaico. I documenti da presentare includono la planimetria catastale dell'immobile, una copia della richiesta di preventivo di connessione (con un importo di 36,60€), la carta tecnica regionale dell'area in cui sarà ubicato l'impianto (nel caso in cui si sta richiedendo un nuovo punto di connessione alla rete), i dati relativi all'utenza elettrica esistente (nel caso in cui l'impianto fotovoltaico va collegato ad una rete elettrica preesistente). I tempi di allaccio sono simili a quelli dell'iter semplificato, ma necessitano di due passaggi aggiuntivi: L'installatore presenta una richiesta di connessione alla rete , allegando la prova del pagamento dei 36,60€. Il distributore invia all'installatore, entro 20 giorni lavorativi, un preventivo di connessione (che può variare tra 122€ e 300€) da saldare tramite bonifico. Per quanto riguarda l'iter ordinario, è la ditta installatrice che si prende cura delle pratiche per ottenere le autorizzazioni necessarie per l'attivazione dello scambio sul posto con il GSE e l'allaccio fotovoltaico, interagendo direttamente con il gestore della rete elettrica -Distribuzione. Per quanto riguarda i costi, l'iter ordinario prevede due costi distinti Costo della richiesta di preventivo , che varia in base alla potenza di immissione. Di seguito la tariffa applicata in base alla potenza di immissione:
fino a 6 kW: 30€ + IVA
tra 6 kW e 10 kW: 50€ + IVA
tra 10 kW e 50 kW: 100€ + IVA
tra 50 kW e 100 kW: 200€ + IVA
tra 100 kW e 500 kW: 500€ + IVA
tra 500 kW e 1000 kW: 1500€ + IVA
superiore a 1000 kW: 2500€ + IVA
Di solito, gli impianti fotovoltaici residenziali non superano i 6 kW, quindi il costo del preventivo sarà generalmente di 36,60€ (30€ + 22% di IVA).
Oneri di connessione complessivi
, che per impianti fotovoltaici residenziali variano da 122€ a circa 300€.
È importante sottolineare che nel caso dell'iter semplificato, il costo di allaccio viene addebitato sul conto corrente in cui verrà successivamente accreditato il rimborso per lo scambio sul posto. Nel caso dell'iter ordinario, invece, il costo di allaccio deve essere pagato tramite bonifico.
Ecco, nello specifico, i costi di allaccio alla rete elettrica in base alla potenza dell'impianto:
fino a 50 kW: 100€ + IVA
fino a 100 kW: 200€ + IVA
fino a 500 kW: 500€ + IVA
fino a 1000 kW: 1500€ + IVA
superiore a 1000 kW: 2500€ + IVA
Potrebbero esserci ulteriori costi in base alla distanza di connessione tra il contatore e la cabina di trasformazione.

Lo stato dell' arte al Marzo 2025 delle CER Comunità Energetiche e Autoconsumo Collettivo
Il quadro aggiornato delle CER in Italia . Secondo i dati diffusi dal GSE al 6 marzo 2025, le Comunità Energetiche Rinnovabili attualmente attive in Italia sono 212, con 326 impianti collegati, una potenza installata complessiva di 18 MW e 1.956 utenze connesse. CER in Italia: siamo all'1% del target PNRR una cifra ancora modesta se confrontata con l'obiettivo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che fissa al 30 giugno 2026 il traguardo di 1.730 MW di potenza installata attraverso configurazioni di autoconsumo collettivo o comunità energetiche. A oggi, il paese è fermo a poco più dell'1% del target, Al 31 marzo 2025, il GSE ha ricevuto quasi 4.000 domande per nuove CER, che corrispondono a una potenza complessiva di circa 390 MW. Il dato è incoraggiante (circa il 23% dell'obiettivo) Ricordiamo cosa sono le Comunità energetiche rinnovabili e le novità intervenute. Ricapitoliamo prima di tutto le informazioni fondamentali sulle CER. Una Comunità energetica rinnovabile, o Comunità di energia rinnovabile, è un gruppo di consumatori e produttori di energia che scelgono di unirsi per produrre e consumare localmente energia elettrica da fonti rinnovabili (tipicamente da fotovoltaico, anche se possono essere coinvolte altre fonti green). Si tratta di una delle 7 tipologie di configurazioni di autoconsumo previste dal Decreto CER. Insieme alle CACER costitute da Gruppi di auto consumatori collettivi, le Comunità energetiche sono l'unica configurazione che può accedere a entrambe le forme incentivanti previste (tariffa e contributo in conto capitale).
Come si creano le Comunità Energetiche Rinnovabili ?
Cosa serve per dare vita a una CER? Il "capofila" che vuole realizzare l'impianto di energia rinnovabile e decide di attivare una CER deve trovare un'area idonea ad installare l'impianto, dai tetti ai terreni (se consentito), e raccogliere gli aderenti interessati a partecipare, a condizione che siano connessi alla stessa cabina primaria, la cabina di trasformazione alta/media tensione. È poi necessario costituire legalmente la CER come soggetto giuridico autonomo non a scopo di lucro (associazione, ente del terzo settore, cooperativa, cooperativa benefit, consorzio). Ogni CER è, pertanto, caratterizzata da un atto costitutivo e uno statuto.
Chi può dare vita a una CER
I soggetti che possono dare vita alle Comunità energetiche sono:
piccole e medie imprese (fino a 250 occupati e un fatturato annuo non superiore a 50 milioni di € oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 43 milioni di €);
singoli cittadini (persone fisiche);
pubbliche amministrazioni locali ed enti territoriali;
enti religiosi, terzo settore, enti di protezione ambientale;
Enti di ricerca e formazione.
Il fatto che le configurazioni di CER possano prevedere la presenza anche solo di due membri/soci in qualità di cliente finale/produttore (deve esserci almeno un'utenza di consumo e un impianto di produzione) ne rende estremamente flessibile il processo di costituzione, aprendo le porte dell'autoconsumo collettivo a moltissime realtà sul territorio. Altri consumatori/produttori di energia possono eventualmente entrare in una fase successiva, secondo le modalità previste negli atti e negli statuti della stessa CER.
I vantaggi delle Comunità energetiche rinnovabili per le PMI
Le Comunità energetiche presentano molti vantaggi. Prima di tutto ambientali, perché possono contribuire alla de carbonizzazione energetica del nostro Paese, rendendo accessibili le fonti rinnovabili dove prima non era possibile. Le CER sono importanti perché consentono di rendersi parzialmente autonomi nell'approvvigionamento energetico e, in più, permettono di guadagnare grazie alla remunerazione dell'elettricità condivisa e auto consumata. Infine sociali, perché possono generare valore per il territorio, riducendo l'impatto dei costi energetici e reinvestendo i guadagni generati in diverse iniziative a beneficio della popolazione. Per una piccola e media impresa che ha la propria sede in un comune sotto i 50.000 abitanti, l'opportunità di sfruttare il bando del PNRR che abbatte del 40% i costi di installazione di un impianto fotovoltaico appare davvero importante NB Il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica ha emanato con il DM n° 59 del 28 febbraio 2025 che sposta la chiusura dello sportello per le richieste di incentivo dal 31 marzo 2025 al 30 novembre 2025. Cosi si ha la possibilità di effettuare un investimento per ridurre il proprio fabbisogno energetico e rendersi quasi indipendenti dai fornitori accedendo a condizioni economiche di partenza decisamente favorevoli. Basta avere a disposizione spazio sul tetto della sede aziendale e trovare gli altri membri per costituire la CER (ricordiamo che ne basta uno). Magari, può essere l'occasione per coinvolgere i propri dipendenti, ai quali offrire la possibilità di partecipazione alla CER favorendo così anche all'obiettivo di responsabilità sociale dell'impresa. Vediamo allora come una PMI può accedere agli incentivi per realizzare una CER.
Le agevolazioni per le CER: tariffa incentivante e contributo a fondo perduto
Per ottenere gli incentivi, gli impianti rinnovabili alla base di una CER devono essere realizzati tramite nuova costruzione o tramite il potenziamento di impianti esistenti (revamping), con componenti di nuova generazione; devono avere inoltre una potenza non superiore a 1 MW. Oltre ai ricavi ottenibili dal ritiro dedicato per tutta l'energia ceduta in rete, esistono due tipi di incentivo: una tariffa incentivante premio (TIP) erogata per 20 anni sulla quota di energia prodotta e condivisa dalla CER autoconsumata; in più, per gli impianti ubicati in comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti, è possibile accedere al bando del PNRR aperto l'8 aprile 2024 che concede un contributo a fondo perduto pari al il 40% delle spese di installazione (acquisto e posa in opera di tutti i sistemi e componenti, compresi i sistemi di accumulo, spese per la connessione alla rete elettrica nazionale, studi di fattibilità e spese per le attività preliminari, la progettazione, i collaudi tecnici e le consulenze tecnico/amministrative). Questo bando supporterà lo sviluppo di 2 GW di potenza complessivi con 2,2 miliardi di euro. La tariffa incentivante premio (che varia dai 100 ai 130 €/MWh in funzione della potenza dell'impianto fotovoltaico e della zona in cui è installato l'impianto) è cumulabile con il contributo a fondo perduto previsto dal PNRR, ma in questo caso la tariffa, che ricordiamo è erogata solo per l'energia condivisa, verrà decurtata a seconda dell'entità del contributo.
A quanto ammonta la tariffa incentivante
La tariffa incentivante è costituita da una parte fissa e una parta variabile. La parte fissa da va 60 a 80 €/MWH e si riduce all'aumentare della potenza degli impianti, mentre la parte variabile oscilla tra 0 e 40€/MWh in funzione del prezzo dell'energia (al diminuire del prezzo di mercato dell'energia la parte variabile aumenta fino ad arrivare al massimo a 40 €/MWh). Per tener conto della minor producibilità degli impianti fotovoltaici installati nelle Regioni del centro-nord, sono previste maggiorazioni di +4 €/MWh, per Lazio, Marche, Toscana, Umbria e Abruzzo e di +10 €/MWh per Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Trentino-Alto Adige, Valle d'Aosta e Veneto. In totale il valore della tariffa incentivante premio varia tra i 100 e 130 €/MWh può arrivare 100-120 €/MWh.Per accedere agli incentivi le CER devono risultare regolarmente costituite alla data di presentazione della domanda.
Come si determina il contributo in conto capitale
Il contributo in conto capitale, accessibile tramite il bando aperto l'8 aprile, è riconosciuto nella misura massima del 40% della spesa ammissibile, fermi restando i seguenti massimali di spesa. L'ammontare del contributo spettante sarà rideterminato al momento dell'erogazione a saldo, sulla base delle spese ammissibili effettivamente sostenute e non potrà essere superiore a quanto previsto nell'atto di concessione.
Potenza impianto Massimale
P ≤ 20kW 1500 €/kW
20 kW < P ≤ 200 kW 1200 €/kW
200 kW < P ≤ 2600 kW 1100 €/kW
600 kW < P ≤ 1000 kW 1050 €/kW
I requisiti per gli impianti ammessi al bando
Ricapitoliamo le caratteristiche che devono avere gli impianti per accedere al contributo a fondo perduto del 40% del PNRR:
essere di nuova costruzione (o un potenziamento di impianto esistente)
con una potenza non superiore a 1 MW;
essere ubicato in comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti (il riferimento sono riferimento ai dati aggiornati Istat sui Comuni);
data di avvio dei lavori successiva alla data di presentazione della domanda di contributo;
disporre del titolo abilitativo alla costruzione e all'esercizio dell'impianto ove previsto;
disporre del preventivo di connessione alla rete elettrica accettato in via definitiva, ove previsto;
essere ubicato nell'area sottesa alla medesima cabina primaria a cui fa riferimento la configurazione di CER;
essere inserito, una volta realizzato, in una configurazione di Comunità energetiche rinnovabili (CER) per la quale risulti attivo il contratto per l'erogazione della tariffa incentivante;
entrare in esercizio entro diciotto mesi dalla data di ammissione al contributo e comunque non oltre il 30 giugno 2026.
Come fare domanda per ottenere il contributo del 40% a fondo perduto
La richiesta di accesso al contributo per la realizzazione di una Comunità energetica rinnovabile può essere presentata dall'8 aprile 2024 esclusivamente per via telematica attraverso il portale "SPC-Sistemi di Produzione e Consumo", allegando la documentazione relativa all'impianto. L'invio della richiesta deve essere effettuato dal soggetto beneficiario che sostiene l'investimento per la realizzazione dell'impianto: nel caso di una CER, il soggetto beneficiario è la stessa CER oppure un produttore e/o cliente finale socio/membro della CER. Entro 90 giorni dalla richiesta, il GSE concluderà l'esame tecnico-amministrativo del progetto e trasferirà al Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica i risultati dell'istruttoria. Il ministero, una volta svolte le attività di controllo, emanerà il decreto di concessione che sarà poi trasmesso alla Corte dei conti per la registrazione. Nota Bene il termine ultimo per partecipare a detto incentivo è il 30/11/2025
LINK UTILISSIMI :
calcola la produzione del fotovoltaico fai tap su : https://pvgis.com/it
prendi confidenza con i numeri dell'energia: https://www.calcolabile.it/convertitore/potenza/kw
mappa delle comunità energetiche : https://geoportale.rse-web.it
utilizza l'applicativo web che consente di effettuare valutazioni di tipo energetico, economico e finanziario con l'obiettivo di favorire la creazione di Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) cioè RECON.
Renewable Energy Community ecONomic simulator : https://recon.smartenergycommunity.enea.it/

PIACE A

Non est maior caecus eorum qui non volunt videre
ai genitori

Non est maius surdum quam qui non vis audire
me

Vitium patrum cadunt in filios suos semper repudiatis odium ad patres